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clicca sul link e leggi l'articolo sul nostro spettacolo dell 22 maggio 2015, dedicato al programma televisivo "CAROSELLO" .



23 maggio 2001 - Il Resto del Carlino

Rita Gamberini
 
 
 

 Agosto 1996 - Centoggi
 




 
Settembre 1996



dal web

Steve Lachance
7 maggio
REGOLE PER I GIOVANI DANZATORI:
1. Arriva puntuale in sala e sempre ordinato.
2. È importante scaldarsi prima che inizi la lezione.
3. Usa in maniera sana la... competizione con i compagni al fine unico di una crescita personale.
4. Rispetta il Maestro. Lui è lì per donarti il suo sapere.
5. Studia con coscienza, cuore e testa. Ogni giorno cerca di superarti.
6. Abbi cura del tuo corpo.
7. Mangia bene.
8. Usa tutte le correzioni e falle tue.
9. Sii felice finché il Maestro ti corregge o rimprovera; ha interesse per te.
10. Studia quotidianamente.
11. Impara a conoscere il tuo corpo, nei limiti e nei pregi.
12. Allena il tuo orecchio: La musicalità è fondamentale.
13. Quando non hai voglia, ricorda il perché stai lì. La passione è la nostra unica risposta.
14. Balla sempre, con il corpo e con la mente.
15. Studia sempre come se avessi un pubblico davanti a te.
16. Pretendi sempre tanto, ma impara a riconoscere anche il buono che fai.
17. Emozionati per emozionare.
18. Studia anche la teoria se vorrai essere un danzatore completo.
19. Sii sempre curioso.
20. Se diverrà il tuo futuro sarai un essere fortunato: Avrai fatto della tua passione il tuo mestiere. Avrai a che fare con l'arte, la musica e i teatri. Non farai parte del resto dei comuni mortali..perché tu, TU CAMMINERAI SEMPRE SU UN' ALTRA DIMENSIONE!


Elisa Piccicuto
Porto Eva a lezione di danza,
scendo di macchina e sento una mamma dire :
"Certo, questo saggio di danza mi sta costando caro, non li spendo nemmeno per me 80 e...uro per comprarmi un vestito...."
Allora voglio dire una cosa a questa mamma.
Lo dico da mamma e lo dico da
figlia che per 20 anni ha amato e studiato danza.

(Lo so che 80€ possono essere tantissimi soldi)
Nella mia famiglia si campava in 4 con uno stipendio da operaio.
Il primo anno di lezioni l'ho fatto all'età di 5 anni. Quindi so di cosa parliamo.

Mia mamma mi portava in motorino, anche in inverno, perché non aveva la macchina.
Eh si, avevamo una sola macchina, una sola televisione, i regali si facevano a Natale e si andava a cena fuori una volta l'anno ( d'estate alla festa del PD ) . E per vacanza si intendeva il campeggio o la settimana in cui ti mandavano a dormire a casa della zia, in due nel letto singolo con tua cugina.
Nonostante questo, non ho MAI sentito i miei genitori dire che con i soldi dei vestiti di danza potevano farci la spesa per un mese.
Non me lo hanno mai fatto pesare, ma nemmeno lo davo per scontati.
Lo capivo da sola.

E così in cambio mi sentivo in dovere di aiutare in casa, andare bene a scuola, e di non chiedere soldi per altri vizi.
I miei genitori non si lamentavano perchè oltre a guardare il conto in banca sapevano leggermi dentro.
Ed è questo che dovrebbero fare tutte le mamme.
Smettere di lamentarsi sempre e comunque (specialmente per i soldi) e
iniziare a guardare gli occhi delle figlie quando danzano , guardare se brillano.

Probabilmente riuscirebbero a capire che quegli 80 euro non serviranno solo a comprare dei costumi.
Quei soldi serviranno a comprare un pacchetto più grande, un pacchetto full optional.
Quei soldi compreranno ansia, impegno, fatica, sudore, senso di responsabilità, serietà, costanza.
Compreranno il batticuore, l'emozione, la soddisfazione di avercela fatta o la delusione di aver sbagliato durante l'esibizione.
Compreranno anni di svago.
Amicizia vera.
Legami forti.

Compreranno lo scricchiolio di un palcoscenico in legno, galle ai piedi, lividi sulle ginocchia.
Compreranno una miriade di ricordi che anche tra 30 anni, quando tua figlia sarà mamma e tu nonna, entrambe porterete nel cuore.
Compreranno il tremolio di gambe.
Compreranno consapevolezza e sicurezza in se stesse.
Spesso il coltivare una passione è più importante del rendimento scolastico.
Io Non ho mai avuto grande memoria a lungo termine per le coreografie...
Ma tuttora, se alla radio passano una canzone che ho ballato ad un saggio negli anni 90 o negli anni 2000,
basta un attimo che tutto torna alla mente e scorre davanti agli occhi.

Rivivo le sudate, la fatica fisica, l'emozione che trasmetteva quel pezzo, quello che pensavo mentre lo ballavo, gli stati d'animo, l'intenzione, la grinta.
Le prove in casa con le compagne ad orari assurdi per ripassare i conteggi e i passi.
I caffè, le cene sul pavimento in sala prove, ago e filo per cucire nastri ed elastici alle scarpe da punta. Le risate.
Il profumo del teatro, Ie schegge del palco, la pece, i capelli appiccicati alla schiena sudata. Il puzzo di lacca in camerino.
Il calore delle luci colorate, l'occhio di bue, il cigolio del sipario che si apre.
Quella grinta che esplodeva al 5,6,7e8.
Quel sentirsi libere.

E poi gli applausi, i fiori, I complimenti dell'insegnante. I genitori ed i parenti che aspettavano fuori dal teatro per salutarti dopo il saggio.
Tutti questi ricordi devi immaginarteli moltiplicati per tutte le coreografie,per tutti i saggi, per tutti quei bellissimi 20 anni.
E se vado a casa dei miei genitori dove non vivo più da 9 anni, nonostante non faccia più danza, in cima all'armadio ci sono le buste con dentro tutti i vestiti di tutti i saggi che ho fatto in 20 anni.
Non sono in soffitta.
Sono ancora nell'armadio della mia cameretta.
Quindi cara mamma che vede solo gli 80 euro uscire dal portafogli,
nella frenesia della tua giornata tipo, non dimenticarti di guardare se e quando gli occhi di tua figlia brillano.

Magari non brilleranno al primo tentativo.
Magari avrà bisogno di qualche prova in più per trovare lo sport della sua vita.

Ma in ogni caso, la passione che grazie al suo impegno e al tuo sacrificio economico riuscirà a coltivare, la terranno impegnata, viva, la arricchiranno, e le faranno conoscere le emozioni vere, buone,belle.
E non c'è bisogno che lo dica io.
LE COSE BELLE TENGONO ALLA LARGA DALLE COSE BRUTTE
 

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